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Giocare e la cultura del gioco |
Il gioco ha una funzione culturale.
Il bisogno di giocare dell'essere umano ha dato vita a molteplici forme di gioco: dai giochi imitativi e quelli di simulazione e di riflessione, si arriva fino ai giochi di movimento e ai giochi sportivi.
Nei Corsi che attiviamo, abbiamo scelto di approfondire soprattutto giochi di movimento, cercando di svilupparne e affinarne le necessarie capacità generali e specifiche: in particolare, a seconda dei livelli, cerchiamo di incrementare i comportamenti fondamentali dei diversi giochi e le abilità.
Gli allievi vengono guidati a sviluppare:
le capacità specifiche del gioco (esempio: il senso del gioco);
le abilità (esempio: destrezza con la palla);
i comportamenti (esempio: fair play e spirito di squadra); e si fa sperimentare sia il gusto dell'imprevisto, sia il fascino e il piacere del gioco per "scoprirsi in gioco".
Il vissuto dei giochi cambia a seconda dell'età, delle capacità, delle aspettative e degli interessi.
Nei giochi di base si gusta la valenza della motricità e si fa esperienza con un variato
avviamento giocoso allo sport dei grandi che è adatto agli allievi dai 6 agli 8 anni.
In altri giochi si evidenzia il piacere di partecipare, in altri ancora può diventare importante vincere, in altri ancora diventa fondamentale la sfida e l'integrazione in una squadra.
I giochi sportivi possono essere orientati verso le loro diverse finalità: queste forme del giocare sono graduabili e intensificabili e sono adatte ai ragazzi dagli 8 ai 14 anni.
Proporre l'educazione motoria principalmente tramite il gioco è quindi un saper rispondere al bisogno dei giovanissimi di mettersi alla prova, meglio se in situazioni molteplici e variate. Ciò consente anche di offrire a chi gioca la possibilità di trarne soddisfazione e maturazione, oltre a competenze globali e specifiche.